lunedì 27 giugno 2011

noisiamoubuntu numero 15(0)

Questa settimana vogliamo festeggiare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, e lo facciamo intervistando uno degli Eroi che maggiormente hanno contribuito alla nascita della Nazione, Giuseppe Garibaldi.
Ti piace l'idea delle interviste a persone che usano Ubuntu? Finora solo pochi coraggiosi ci hanno inviato la loro intervista, ma tutti possono falo! Vuoi partecipare anche tu? Leggi subito come fare, e vieni anche tu nella grande famiglia Ubuntu, perché tutti noi siamo ubuntu, anche tu!

Giuseppe Garibaldi



Nome: Joseph Marie, ma tutti mi conoscono come Giuseppe
Cognome: c'è bisogno di dirlo? Garibaldi!
nick name: su Internet sono noto come BOBW, che starebbe per "(the) Best Of Both Worlds"... per inciso, quella ragazzina mi ha copiato.
Computer: quello che ho nella mia casa, a Caprera.

Età: giovanotto, un po' di rispetto, potrei essere il nonno di tuo nonno! Sono nato a Nizza, il 4 Luglio 1807.
Città di residenza: Caprera, in Sardegna
Come hai scoperto Ubuntu?
Adesso che come Generale sono definitivamente a riposo, ho cominciato a navigare su Internet. Mi son trovato subito bene, uno come me i mari li ha già navigati tutti, in gioventù. L'ho scoperto appunto durante una di queste navigazioni virtuali.
Perché o cosa ti piace di Ubuntu?
Mi ha fatto piacere che abbiate dedicato la nuova interfaccia grafica di Ubuntu 11.04, "Unity", al 150° dell'Unità d'Italia (l'intervistatore non ha avuto il coraggio di spiegargli che le cose stanno un po' diversamente NdA). Poi, mi piace questo Spirito ribelle e rivoluzionario che anima i giovanotti dell'Open Source, si dice così vero?, questa lotta, contro il potere assoluto di pochi privilegiati. Se solo fossi non avessi male a questa gamba!

Cosa ti piacerebbe fosse migliorato in Ubuntu?
  Giovanotto, come capirai non sono più tanto giovane, e se anche lo spirito è rimasto quello impulsivo del ragazzo ventenne che si imbarca per il Nuovo Mondo, il fisico non mi tiene il passo. Vorrei che fosse migliorato ancor di più la facilità per quelli che non hanno tanta pratica con questi computer. Poi vorrei che la Comunità Italiana fosse sempre più ampia e unita, per citare Massimo D'Azeglio "Abbiamo fatto Ubuntu, ora dobbiamo fare gli Ubunteri!".
Perché consigli Ubuntu?
Perché con la Libertà non si scende a compromessi, come ha detto quel bravo figliolo di RMS "Se non hai intenzione di fare sacrifici per la tua libertà la perderai."
Come contribuisci alla diffusione di Ubuntu?
Da dove mi trovo ora, al confino a Caprera, mi riesce difficile contribuire direttamente alla diffusione di Ubuntu. Ciononostante, la mia vita e le mie opere, la loro continua tensione alla Libertà, possano essere di esempio e ispirazione.
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Ti è piaciuta questa intervista? Non ti è piaciuta? Discutine con noi sul forum di Ubuntu-it!

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